"L'eleganza non consiste nell'indossare un vestito nuovo". Con questa nota frase di Chanel si apre la sezione dedicata a come apparecchiare la tavola nell'ultimo libro (La cura del particolare) del mio caro amico Giovanni Borgiani, genovese, esperto di cerimoniale e protocollo nazionale e internazionale, nonchè abilissimo Event Manager e appassionato di moda.
Giovanni è una di quelle persone sempre impeccabili: in qualsiasi occasione non manca di avere un aspetto molto curato ed elegante senza sembrare mai fuori luogo. E' bello vedere persone così attente nel rendersi piacevoli e ordinate.
Anni fa partecipai a una lezione sul make-up. La relatrice, rappresentante di una casa di cosmetici, aveva esordito dicendo che essere piacevoli e curati è una questione di carità verso gli altri.
Mi è piaciuta molto questa affermazione perchè ognuno di noi ha a che fare con gli altri e avere cura della propria persona ci rende più attraenti agli occhi di tutti e ci stimola alla relazione. Le persone che si trascurano sembrano voler dire di non prendersi troppo sul serio e di non prendere seriamente chi gli sta attorno. Questo non invita certo alla buona relazione con gli altri, anche perchè il nostro primo biglietto da visita è proprio il nostro aspetto.
Giovanni lo sa, ci tiene molto e spende le sue intuizioni e conoscenze per aprirci al mondo del bon ton, che a molti può sembrare qualcosa di esagerato e superfluo, quasi antico, ma scopriranno che in fondo si tratta di semplici e naturali buone maniere per dire all'altro che gli si vuole bene. Questo vale per se stessi, come per la propria casa!
Giovanni è una di quelle persone sempre impeccabili: in qualsiasi occasione non manca di avere un aspetto molto curato ed elegante senza sembrare mai fuori luogo. E' bello vedere persone così attente nel rendersi piacevoli e ordinate.
Anni fa partecipai a una lezione sul make-up. La relatrice, rappresentante di una casa di cosmetici, aveva esordito dicendo che essere piacevoli e curati è una questione di carità verso gli altri.
Mi è piaciuta molto questa affermazione perchè ognuno di noi ha a che fare con gli altri e avere cura della propria persona ci rende più attraenti agli occhi di tutti e ci stimola alla relazione. Le persone che si trascurano sembrano voler dire di non prendersi troppo sul serio e di non prendere seriamente chi gli sta attorno. Questo non invita certo alla buona relazione con gli altri, anche perchè il nostro primo biglietto da visita è proprio il nostro aspetto.
Giovanni lo sa, ci tiene molto e spende le sue intuizioni e conoscenze per aprirci al mondo del bon ton, che a molti può sembrare qualcosa di esagerato e superfluo, quasi antico, ma scopriranno che in fondo si tratta di semplici e naturali buone maniere per dire all'altro che gli si vuole bene. Questo vale per se stessi, come per la propria casa!
Il libro di Giovanni è un preziosissimo e maneggevole manuale di bon ton per tutto ciò che riguarda l'organizzazione di eventi, ma non solo. E' utile per imparare proprio l'arte dell'accoglienza e Giovanni ce la insegna ponendo particolare attenzione al perchè del fare prima ancora di spiegare il come fare.
Mi interessava molto scrivere questo post per presentarvi Giovanni e spremergli qualche utile consiglio riguardo il modo di apparecchiare la tavola.
Ad esempio, siete sicuri di sapere come vanno disposti in modo corretto piatti, posate e bicchieri? E il tovagliolo dove si mette? Il posacenere è ammesso sulla tavola?
Giovanni lo spiega in modo dettagliato nel suo libro, ecco di seguito due immagini che ho preparato sulla base delle sue indicazioni a riguardo:
Non ho mai sopportato le tavole apparecchiate come se fosse appena passato un tornado: posate lanciate sperando atterrino nel punto giusto (manco fossimo alle Olimpiadi), scodelle di plastica spaiate ammassate al centro del tavolo, tovaglioli informi (meglio in punti strategici per coprire le macchie sulla tovaglia), bottiglie di acqua e olio vaganti come in cerca dei loro padroni.
Quando apriamo la nostra casa a famigliari e amici infatti ci teniamo a fargli capire che sono i benvenuti e che tutto quello che facciamo con cura è un ulteriore modo di dimostrargli il nostro affetto.
Sarà che mia mamma è una maestra di accoglienza, infatti pur avendo una famiglia molto numerosa non si è mai risparmiata dall'organizzare meravigliose cene o merende per tutti, con tanto di tavolate enormi curate non solo nel cibo ma anche nella disposizione attenta della stoviglie e nell'abbinamento dei colori. Se oggi so apparecchiare la tavola, lo devo fondamentalmente a lei.
Ho riassunto per punti i consigli di Giovanni riguardo il modo di apparecchiare la tavola per un pranzo o una cena a casa nostra, spero siano di aiuto per ricordarci poche ma fondamentali regole!
Non vi dico buon appetito! perchè da galateo questa espressione è sbagliatissima, ma vi auguro di avere in mano ora, grazie a Giovanni, le carte per apparecchiare tavole bellissime!
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